UTILIZZO DELLE ONDE D’URTO NEL MONDO DELL’ESTETICA
di Arianna Oliva
Le onde d’urto ad uso medicale possono essere generate mediante diversi meccanismi, quali quello elettroidraulico, elettromagnetico e piezoelettrico. Storicamente, la terapia con onde d’urto in medicina è stata utilizzata per la cura di malattie epatiche e renali, ad esempio per la distruzione dei calcoli. Tale approccio terapeutico si è sempre dimostrato di grande efficacia e la loro utilità si è consolidata nel tempo anche grazie all’evoluzione della moderna tecnologia per l’innovazione dei macchinari.
In anni recenti, essa è stata applicata con eccellenti risultati anche nell’ambito della fisioterapia e della medicina sportiva, soprattutto con riferimento alle patologie a carico dell’apparato muscolo scheletrico. Non solo, quindi, osservazioni pratiche nell’attività applicativa quotidiana, ma diversi studi scientifici internazionali ne hanno comprovato l’efficacia per il trattamento di numerose affezioni quali la fascite plantare, la tendinopatia calcifica della spalla e quella achillea, il gomito del tennista (epicondilite), il ginocchio del saltatore, la pubalgia e i ritardi di consolidazione ossea come nel caso delle fratture.
Grazie al suo effetto rigenerativo sui tessuti, la terapia extracorporea a onde d’urto, indicata con l’acronimo inglese ESWT, è oggi utilizzata anche in dermatologia come procedura non invasiva per stimolare la guarigione di ferite croniche o ustioni. Tale utilizzo risulta quindi a cavallo tra la terapia medica vera e propria e la risoluzione di inestetismi dovuti per l’appunto a lesioni cutanee legate a traumi o altre condizioni.
Le onde d’urto hanno inoltre un effetto antidolorifico e antiinfiammatorio che permette di evitare l’eccessiva somministrazione di farmaci o quantomeno di diminuirla.
Uno dei problemi estetici più comuni nelle donne è la cellulite. Questa è definita come l’infiammazione dei tessuti molli, un accumulo di tessuto adiposo che colpisce sia il derma che il tessuto sottocutaneo. Spesso si manifesta con irregolarità della pelle (buccia d'arancia) e può talvolta essere associata a dolore a seconda del tipo di cellulite. Le localizzazioni tipiche sono cosce, glutei ed addome.
La cellulite è dunque una condizione che colpisce prevalentemente la popolazione femminile causata da un insieme di alterazioni morfologiche e biologiche del tessuto adiposo, tutte contrastabili con terapia ad onde d’urto: aumento delle dimensioni delle cellule adipose, riduzione della perfusione vascolare, lieve infiammazione cronica e ritenzione idrica. Nei confronti della cellulite, le onde d’urto agiscono infatti sia con il già citato effetto antinfiammatorio che con la capacità di riattivare il microcircolo, stimolare la produzione di collagene e distruggere gli accumuli di grasso grazie alla loro azione lesiva sulle strutture componenti dello stesso.
La conseguente rivitalizzazione del derma e l’incremento dell’elasticità cutanea che risulta da questi effetti, determina un significativo miglioramento degli inestetismi legati a questa condizione. Oltre alla riattivazione del microcircolo è stata comprovata l’azione di formazione di nuovi vasi linfatici con consequenziale incremento del drenaggio e, quindi, ulteriore miglioramento della condizione cellulitica.
In ultimo, sembra ormai dimostrata l’azione delle onde d’urto sulla differenziazione delle cellule staminali, un effetto benefico che tuttavia risulta ancora essere allo studio.
Va sottolineato che il trattamento con onde d’urto per la cellulite si avvale di tre tipi di stimolazione e che i loro livelli energetici possono essere modulati a seconda delle esigenze: onde d’urto planari, onde radiali (o pressorie) e onde vibrazionali, ciascuna con specifiche funzioni estetico/terapeutiche tra quelle che abbiamo precedentemente elencato. Ad esempio, le onde d’urto planari hanno un effetto rigenerativo e antinfiammatorio, le radiali un effetto prevalentemente antiedemigeno mentre le vibrazionali effettuano un’azione linfodrenante che contribuisce al miglioramento dell’elasticità cutanea.
È quindi possibile personalizzare il trattamento relativamente ad energia ed onde, in base sia agli obiettivi che si intende raggiungere sia alla gravità della condizione. Le onde d’urto infatti possono essere utilizzate anche per inestetismi superficiali, e quindi per rigenerare la cute a livello di delle cicatrici o per incrementare l’elasticità cutanea a livello delle rughe rendendo la pelle d’aspetto più giovane.
Dal punto di vista pratico, l’applicazione viene eseguita tramite un manipolo che si indirizza sulla zona interessata interponendo un gel che riduce l’attrito.
LETTURE CONSULTATE
Knobloch K, Kraemer R. Extracorporeal shock wave therapy (ESWT) for the treatment of cellulite--A current metaanalysis. Int J Surg. 2015 Dec;24(Pt B):210-7.
https://www.magalinimedica.it/blog/onde-durto/
https://fisiatriaeriabilitazione.it/news-promo-blog/onde-urto-eliminare-cellulite
https://www.humanitas.it/news/come-eliminare-la-cellulite-con-le-onde-d-urto/
Lee SY, Cho YS, Seo CH, Seo J, Joo SY. Clinical utility of extracorporeal shock wave therapy in restoring hand function of patients with nerve injury and hypertrophic scars due to burns: A prospective, randomized, double-blinded study. Int J Surg. 2024 Oct 1.
O. Raabe, K. Shell, A. Goessl, C. Crispens, Y. Delhasse, A. Eva, G. Scheiner-Bobis, S. Wenisch, S. Arnhold, Effect of extracorporeal shock wave on proliferation and differentiation of equine adipose tissue-derived mesenchymal stem cells in vitro, Am. J. Stem Cells 2 (1) (2013) 62e73.
https://www.humanitas.it/cure/onde-durto-per-la-cellulite/
Arianna Oliva