L'INVECCHIAMENTO CUTANEO
di Michelangela Martinisi
Nell
'ultimo secolo assistiamo ad un'
evoluzione della percezione e del significato di bellezza,accanto ai
modelli di perfezione estetica si va sempre di più ad acquisire un
implosione del senso del bello,che va al di là delle pure apparenze e
che mira a dare forma ed incarnare una bellezza che parla delle
emozioni, l
'aspetto fisico diventa
specchio dell’ interiorità e componente visibile.
Già nell'Antica
Grecia con il termine “Kalon” che si traduceva con “bello” si andava al
di là di ciò che risultava gradito all'occhio,l'uomo
è in grado di esprimere la sua bellezza oltre che nelle proporzioni
delle forme fisiche,nella dignità d'animo
e nei suoi comportamenti.
Nel “Ritratto di
Dorian Gray” di Oscar Wilde,il giovane si accorge del privilegio della
sua bellezza solo quando osserva il ritratto che un suo amico aveva
fatto di lui e si innamora a tal punto della sua giovinezza che non
vuole separarsene e grazie ad un patto con il diavolo resterà giovane
per sempre e a mostrare i segni del tempo e decadenza sarà solo il
quadro…E difatti negli anni sessanta il totale rifiuto della vecchiaia
e dei segni d 'espressione
sul volto fanno si che a diventare protagonisti delle scene siano i
bisturi e il llifting.
L
'invecchiamento è un naturale processo
biologico,che se da un lato scandisce momenti belli e ricchi di ricordi
ed esperienze,dall
'altro ci priva della freschezza cutanea
caratteristica dell'età
giovanile. Con l'avanzamento
negli anni l'epidermide
si assottiglia e perde tono ed elasticità e diminuisce anche la capacità
di proliferazione cellulare e questo fenomeno è particolarmente visibile
nel volto. Le fibre perdono elasticità e collagene e cosi anche la
produzione di acido jaluronico che ha la capacità di legare grandi
quantità di acqua,mantenendo la pelle giovane e compatta diminuisce e
anche i melanociti che sono quelle cellule preposte alla produzione di
melanina, cominciano a lavorare in modo discontinuo creando anti
estetiche discromie.
Sebbene i tempi di invecchiamento
fisiologico siano geneticamente predeterminati,alcuni fattori definiti
esterni ne accelerano la precocità di comparsa,tra questi quello più a
rischio e meno calcolato dalle persone è l'
eccessiva esposizione alle radiazioni solari e l'
abbronzatura artificiale,sviluppando maggiormente radicali liberi
responsabili della rottura di collagene creano un conseguente cedimento
strutturale e nei casi più gravi si arriva addirittura a tumori della
pelle . Il fumo altro fattore esterno, essendo vasocostrittore impedisce
il regolare afflusso di sangue,nutrienti e ossigeno; l
'inquinamento e la scarsa
alimentazione priva di vitamina e acidi grassi polinsaturi essenziali
quali Omega 3 e Omega 6 non favoriscono alla salute della pelle.
Un altro fattore non di
certo da sottovalutare e di cui i colpevoli siamo noi e la vita che
conduciamo è lo stress. Nello studio condotta dalla Gerontologia che è
la scienza che studia i fenomeni connessi all'
invecchiamento,in base a dei test fatti su un campione di donne dai
quaranta anni in sù,è risultato che lo stress psicologico potrebbe
accelerare l
'accorciamento dei telomeri ,ovvero porzioni
di dna situate al termine di ogni cromosoma che hanno il compito di
proteggere i cromosomi durante la divisione cellulare. Dopo ogni
divisione, il telomero si accorcia fino al punto in cui non è più in
grado di svolgere efficacemente il suo compito, in questo caso le
cellule si riproducono in modo non ottimale generando l'invecchiamento.
Per agire
sull’invecchiamento cutaneo bisogna evitare questi fattori ed
orientarsi verso quello che è chiamato “Wellness” ovvero il benessere
concepito e orientato ad un miglioramento della quotidianità attraverso
la cura di se stessi sul profilo fisico, psicologico-mentale e
sociale.
Riguardo l'uso
dei cosmetici per contrastare l'invecchiamento
e le rughe dobbiamo prediligere prodotti più naturali possibili, privi
di siliconi e parabeni e una detersione fisiologica e non aggressiva
fatta da tensioattivi forti che danneggiano in modo irreversibile la
pelle. La struttura dei siliconi si basa sull'elemento silicio, mentre la
pelle sul carbonio,il silicio non fa parte della nostra chimica
molecolare e non si adatta alle caratteristiche della cute formando una
pellicola antitraspirante e occlusiva e quindi la pelle non respira.
I fattori esterni che
accelerano i processi di invecchiamento agiscono con maggiore
pericolosità tra i 20 e 35 anni di età e accumulati nella memoria della
pelle in modo latente all’ improvviso compaiono velocemente. Ad ogni
modo la pelle memorizza tutto,i danni si accumulano nel tempo e
l'invecchiamento
progredisce più rapidamente e se noi ci maltrattiamo, tutte queste
“offese”saranno immagazzinate nella memoria cutanea e a distanza di anni
ne ripresenteranno il conto sul nostro corpo.
Michelangela Martinisi
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