CAVITAZIONE: UN'ALLEATA DI BELLEZZA
di Cecilia Milharcich
Sempre più donne ricorrono alla chirurgia estetica e in molti casi alla liposuzione per rimodellare il proprio corpo eliminando così i fastidiosi e antiestetici accumuli di grasso. Per tutte quelle invece vogliono ritrovare una linea armoniosa ma non vedono di buon occhio questi veri e propri interventi chirurgici, con tutti i rischi o effetti collaterali che potrebbero conseguirne, ecco che arriva in soccorso la cavitazione.
La cavitazione medica, detta anche liposuzione ultrasonica esterna, è una tecnica innovativa e non invasiva nata da una decina di anni che, tramite un macchinario dotato di un manipolo che applica energia ad ultrasuoni a bassa frequenza che penetrano nei tessuti, è in grado di ridurre adipe e centimetri in eccesso. Le cellule adipose verranno poi eliminate dall’organismo attraverso le vie linfatiche che arrivando al fegato le metabolizzerà come qualsiasi grasso alimentare.
E’ un trattamento ambulatoriale, sicuro e indolore, e non comporta rischi, anestesia o convalescenza.
E’ possibile trattare pancia, fianchi, glutei, ginocchia e gambe. Prima di iniziare il trattamento verrà effettuato un esame per stabilire la tipologia di cellulite, la sua localizzazione e verranno determinate il numero di sedute necessarie che di solito vanno da un minimo di 4 ad un massimo di 10-12 della durata di 30 minuti ognuna.
Successivamente la paziente verrà fatta stendere su un lettino per iniziare il trattamento. Non si avvertirà nessun fastidio o dolore mentre lo specialista passerà il manipolo sulla zona interessata.
E’ consigliabile far seguire alla cavitazione un massaggio linfodrenante per favorire lo smaltimento dei liquidi, e delle tossine. Dopo la seduta a volte si riscontra la presenza di un lieve edema sulla zona trattata che scomparirà nel giro di pochi giorni.
Durante le sedute la cliente deve assumere almeno 2 litri di acqua al giorno, e inoltre osservare una corretta alimentazione e uno stile di vita sano, abbinare attività fisica così da garantire risultati definitivi. Non possono effettuare le sedute donne in gravidanza, persone con problemi metabolici o di coagulazione del sangue e portatori di pace-maker.
Cecilia Milharcich